Uve a bacca bianca- 3 curiosità sulla raccolta 2023

set 19, 2023

Uve a bacca bianca

Valcalepio, Bergamo.
Sapevi che le uve a bacca bianca quali Chardonnay, pinot bianco e moscato giallo rappresentano il 30% della nostra produzione?
Queste varietà sono protagoniste delle nostre vigne e danno vita al vino bianco bergamasco La Collina

Scopriamo insieme le peculiarità di queste uve e le scelte di lavorazione

durante la raccolta 2023

1. Raccolta manuale solo nelle ore più fresche del mattino

Scegliamo di raccogliere queste uve manualmente per poter selezionare solo i grappoli migliori e preservare l'integrità dell'acino, spesso delicato e dalla buccia sottile.
La raccolta ricade mediamente durante la prima settimana di Settembre, caratterizzata da temperature ancora estive, per questo scegliamo di raccogliere i grappoli solo nelle ore più fresche del mattino preservando una temperatura adeguata che eviterà ossidazioni e garantisce una migliore conservazione del profilo aromatico dell'uva. Inoltre in questo modo i grappoli,  risulteranno più concentrati, resistenti e compatti. Un'ottima base di partenza per l'ottenimento di un vino bianco bergamasco dai profumi nobili, verticali ed eleganti.

2. Pressatura soffice

Una delicata pressatura è quello che riserviamo alle nostre uve a bacca bianca.
I grappoli interi vengono caricati all'interno della macchina di pressatura al cui interno risiede una grande  membrana  che riempiendosi d’aria spinge le uve verso le estremità garantendo quindi una delicata pressatura degli acini e separando le parti solide da quelle liquide. Successivamente il mosto, risultato della pressatura della parte interna dell'acino, inizia la sua lenta discesa verso gli appositi contenitori e viene poi diretto nei serbatoi.
Questo sistema di pressatura soft è stato studiato per garantire la miglior qualità del mosto fiore, ovvero il mosto generato dalle prime pressature dei grappoli, quando la pressione è molto bassa. Il mosto fiore viene estratto dalla parte più centrale dell'acino, maggiormente ricca di zuccheri e con minori quantità di sostanze ossidanti.
Il nostro vino bianco bergamasco DOC e IGP è prodotto solo con il mosto fiore delle nostre uve a bacca bianca.


3. Criomacerazione prefermentativa

Il ghiaccio secco è CO2 solida a una temperatura estremamente bassa, di circa -78,5°C, una tecnica che ormai rappresenta uno standard nelle nostre lavorazioni durante il periodo vendemmiale.

Attraverso il raffreddamento controllato e la preservazione delle caratteristiche naturali dell’uva, il ghiaccio secco contribuisce al processo di produzione del vino in modo sostenibile ed efficiente

  1. Raffreddamento rapido: Durante la vendemmia, soprattutto con temperature molto calde, le uve raccolte sono soggette a processi enzimatici che possono influenzarne il sapore e la qualità. Il ghiaccio secco consente di raffreddare rapidamente le uve e preservarne la freschezza.
  2. Minimizzazione dell’ossidazione: L’ossidazione dell’uva appena raccolta può influire negativamente sul sapore e sull’aroma del vino. Il ghiaccio secco riduce l’ossidazione rallentando le reazioni chimiche indesiderate.
  3. Minore utilizzo di additivi chimici: Il raffreddamento tradizionale richiedeva spesso l’uso di sostanze chimiche per preservare la freschezza dell’uva. L’uso del ghiaccio secco può ridurre la necessità di tali additivi.
  4. Miglioramento della qualità del vino: Mantenere l’uva a temperature controllate aiuta a preservare i composti volatili responsabili degli aromi caratteristici del vino, contribuendo a una migliore qualità finale del prodotto.


Questo processo ci permette di esprimere al meglio il carattere aromatico primario delle uve a bacca bianca garantendo la creazione di un vino bianco bergamasco che sappia esprimere il modo autentico le caratteristiche distintive del suo territorio

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