Petit Verdot, le potenzialità del vitigno a bacca nera molto resistente
L’anno scorso Luigi ha deciso di ampliare le varietà a bacca nera che da sempre vengono trattate in azienda e di affiancare alle tipologie rosse Cabernet sauvignon e Merlot, principi delle nostre colline, il vitigno Petit Verdot.
Il DNA del vitigno
Originario della zona del Médoc, la più famosa zona di Bordeaux, in Francia, nella parte settentrionale della regione, è uno dei vitigni utilizzati per la produzione dei famosi e pregiati tagli bordolesi Francesi.
Il Petit Verdot ha foglia pentalobata, di dimensione media e di forma pentagonale. Il suo grappolo è medio-piccolo, di forma allungata piramidale, con acini sferici medio-piccoli e di colore blu molto scuro.
E’ un vitigno molto esigente per la maturazione che è tardiva ma grazie a ciò e al suo DNA resiste molto bene al marciume, alla muffa grigia e alla peronospora e questo permetterà diminuire considerevolmente i trattamenti durante l’anno vegetativo.
2 ettari delle nostre colline sono stati a lui dedicati perché crediamo che qui possa trovare il suo ideale habitat: clima caldo e soleggiato grazie all’ottima esposizione, ventilato grazie all’altitudine e alle contenute precipitazioni durante la fase vegetativa.
Il risultato?
Il petit verdot ha una reale potenzialità di originare vini tannici, concentrati e colorati.
Sono state evidenziate caratteristiche nutrizionali e nutraceutiche di rilievo, con una concentrazione di trans-resveratrolo pari a 3,09 mg/L, (molecole che le piante producono per proteggersi in situazioni di stress: lesioni, infezioni) molto superiori ai valori massimi registrati da molti altri vitigni a bacca nera. Interessanti anche i contenuti di rutina, miricetina e quercetina. Vinificato in purezza dà vini di colore rosso rubino intenso, con profumi fruttati, floreali e una caratteristica nota speziata, con tannini in evidenza anche se morbidi, adatti al lungo invecchiamento.
Non siete curiosi di scoprire a quale vino della gamma darà vita questo promettente vitigno?
La new entry diventerà un valido alleato di Luigi, in grado di assecondare la sua propensione alla creazione di vini maturi e corposi, da coccolare e curare e adatti al lungo affinamento in legno.
Come tutte le cose belle si fanno attendere, anche noi per raccogliere i primi frutti dovremmo aspettare ancora qualche anno
